20 giugno Giornata Mondiale del Rifugiato #WithRefugees

Oggi come ogni anno, grazie all’Assemblea delle Nazioni Unite, si celebra La Giornata Mondiale del Rifugiato.2

ora più che mai punta a sensibilizzare ‘opinione pubblica riguardo a milioni di persone richiedenti asilo, che costretti a fuggire, da terre martoriate, bombardate e violentate come spesso le vittime stesse di violente guerre si ritrovano sprovvisti di tutto, compressa la sola dignità dell’essere umano.

#WithRefugees

L’Assemblea Delle Nazioni Unite ha voluto questo appuntamento per ricordare, che ogni essere umano è importante, che ogni storia merita ascolto, per invitare ad accogliere chi ha perso non solo la possibilità di un anche lontano è ipotetico futuro nella terra dov’è nato, ma spesso gli affetti, la propria casa, i congiunti cari, gli anziani e i malati, tantissime storie che raccontano immani sofferenze, anche di chi già dalla tenera età non ha conosciuto altro che dolore e abbandono in una condizione di totale degrado ed estrema povertà, esseri senza alcuna colpa,  venuti al mondo in una terra devastata da violenze e carestia.

Giornata Mondiale del Rifugiato

E’ Alessandro Gassman il protagonista dello spot ufficiale della campagna, Francesco Pannofino, Nicole Grimaudo, Andrea Camilleri, Francesco Totti, Carolina Crescentini, Elisa Sednaoui, Bianca Balti, Lorena Bianchetti, Emma, Nek, Elisa e J Ax e tanti altri hanno scelto di sostenere la campagna #WithRefugees attraverso messaggi video e fotografici

La Giornata Mondiale del Rifugiato, per volere dell’ UNHCR, vuole invitare ognuno a non voltarsi dall’altra parte, ad ascoltare e tendere la mano a chi ha bisogno, a non abbandonare che è già stato abbandonato e ferito, perche ognuno di noi potrebbe trovarsi nella medesima condizione, e perchè per ogni essere umano deve avere la possibilità di godere di diritti di pari opportunità, per riuscire a ricostruire un proprio futuro di serenità e pace. Come la storia di Solaf, che è dovuta fuggire dalla Siria e sogna un computer e di poter frequentare la scuola, che gli manca molto il nonno che ha visto morire e che vuole diventare una Dott.ssa per aiutare gli altri, Solaf sogna un futuro per sè e per suo fratello.

Oppure come Motjaba, fuggito a tredici anni dalla violenza dei talebani, che accolto in Austria studia Biologia molecolare e sogna di fare ricerca per trovare una cura per il cancro.

Quest’anno l’ UNHCR ha voluto l’hashtag  #WithRefugees come forte segno di solidarietà e partecipazione, è per promuovere la Giornata del Rifugiato oggi torna il concerto ospitato alla Visarno Arena di Firenze, ingresso gratuito, molti ospiti, tra cui Noah Stewart e Sacha Puttnam, Marlene Kuntz e tanti altri, dalle ore 17:30, ottima musica e tante storie, l’
evento è realizzato grazie alla Regione Toscana, all’Unicoop Firenze, Publiacqua, Water Right Foundation ed Ente Cassa di Risparmio di Firenze.

Giornata Mondiale del Rifugiato

 

by LaPapessa

Tgcom24: Lo Porto, famiglia scrive a Obama: “Adesso vogliamo la verità”

Tgcom24: Lo Porto, famiglia scrive a Obama: “Adesso vogliamo la verità”
“Ci aspettiamo di ricevere sostegno per la famiglia e per il legittimo desiderio di conoscere la verità e avere così un po’ di sollievo”, ha spiegato il legale dei Lo Porto
http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lo-porto-famiglia-scrive-a-obama-adesso-vogliamo-la-verita-_2165315-201602a.shtml

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Ricardo Eliezer Neftali Reyes Basoalto #Neruda

Pablo Neruda (pseudonimo), scelto per ricordare Jan Neruda, poeta cecoslovacco, Ricardo Reyes, il Nobel per la letteratura (1971).

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"Il più grande poeta del xx secolo" Gabriel Garcia Márquez disse di Pablo #Neruda

Nasceva oggi a Parral in Cile era appena il 1904, definito da “il Gabo” “il più grande poeta del xx secolo”, mori nel 1973.

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Era un comunista Ricardo, abbracciava con orgoglio la solidarietà civile, divenne amico di Federico Garcia Lorca, manifestò ancora con più forza il suo disprezzo per i soprussi compiuti dai fascisti del Generale Franco e soprattutto dopo che le forze di Franco uccisero barbaramente il suo caro amico, l’opposizione di Neruda fù netta e ampiamente manifestata nelle poesie di “España en el corazón”.
Gli anni del esilio e la “Ley de defensa permanente de la democracia”(la ley maldita), al potere il Generale Videla, emano’ un ordine d’arresto contro Neruda, che fuggì in maniera alquanto avventurosa attraverso le Ande verso l’Argentina, a Buenos Aires conosce Miguel Angel Asturias, che faceva l’adetto al consolato del Guatemala, gli procurò un passaporto con il quale Ricardo riesci a lasciare l’Argentina, grazie ad un altro caro amico Pablo che di cognome faceva Picasso e il pittore, arrivò a Parigi, e negli in cui Videla divulgó che Pablo Neruda non aveva mai lasciato il Cile…Ricardo invece gira il mondo…Europa, Cina, India, URSS, Messico…
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È Capri, (periodo rappresentato dal film “Il Postino”con un meraviglioso quanto indimenticabile Massimo Troisi) poi Sant’Angelo d’Ischia, fino al 52.
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Corse la voce che Videla l’avessi fatto uccidere tramite un’iniezione letale, la salma fù riesumata nel 2013, ma questa ipotesi, avanzata dal autista del poeta non è mai stata provata, era molto malato, aveva un avanzato cancro alla prostata, ma il suo entourage incluso l’autista sostenevano che il Poeta non era in fin di vita, nonostante il mistero che avolge la morte di Neruda, la notizia data fù che Ricardo Reyes noto come Pablo Neruda, politico scrittore e poeta morì per cause naturali.

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Tgcom24: Addio a Omar Sharif, stroncato da un infarto a 83 anni

Tgcom24: Addio a Omar Sharif, stroncato da un infarto a 83 anni
L’attore egiziano, celebre per il suo ruolo in “Lawrence d’Arabia”, si è spento in un ospedale de Il cairo. Era malato di Alzheimer
http://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/addio-a-omar-sharif-stroncato-da-un-infarto-a-83-anni_2121791-201502a.shtml

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L’architetto di Dio, era lui e moriva oggi nel 1926. Il Gaudi.

Lo chiamavano cosi, “L’architetto di Dio“, Antonio Gaudi, perchè solo questa definizione poteva inquadrare il genio eccelso, le sue geometrie fuori da ogni lògica ma cosi intimamente personali e dolorosamente uniche.

Antonio Gaudi
Nato a Terragona terra della Catalogna Meridionale, il suo personale datore di lavoro scelse un 25 di giugno e cadeva nel 1852 quando venne alla luce, il prodotto di due artigiani calderai, di quelli che riescono a vedere da una piatta lastra di metallo un meraviglioso oggetto tridimensionale, ai suoi fù atribuita la sconfinata fantasia e creatività.
Frequenta per dieci anni un colegio religioso, quello dei Padri Scolopi di Reus, poi la Facoltà di Scienze all’Università di Barcellona, Antonio era sbarcato in città là per il 1863 e gli interessavano non a caso soprattutto tutto ciò che di pratico avevano le materie trattate.
Si anoiava alla lezione di geometria analitica perchè secondo lui tutto si riduceva a delle fòrmule algebriche che constringevano materia e forme geometriche a discapito dell’ architettura, che diversamente avrebbero potuto prendere il volo.

Antonio Gaudi

Aveva solo ventidue anni quando entra alla Scuola di Architettura di Barcellona, frequentava anche estètica e filosofia, era un giovane curioso ed entusiasta e si interessa di teatro, di mùsica, di biologia e medicina.
Dalle opere rimaste si nota l’avvenuta assimilazione accademica, la distinzione fra elementi portati e portanti.
Inizia a studiare le forme rinascimentali, gli ornamenti moreschi e ne rimane oltremodo affascinato, studia i temi dell’ architettura navale.
Ma erano modeste le condizioni economiche della famiglia Gaudi, perciò lui si da da fare, collabora con alcuni architetti, fa dei lavoretti per aiutare la famiglia, e cosi incontra Juan Martorell e con lui acquisisce una predilezione per quello stile gotticheggiante, e poi si aggiungono gli amici degli amici, tipo Francisco del Villar, il primo progettista della Sagrada Familia, e poi Josep Fontserè durante la realizzazione del parco della Cittadella, giardino pubblico sito dove sorgevano le rovine dell’ antica cittadella fortificata demolita nel 1854, due anni dopo la sua nascita.

Antonio Gaudi

Antonio Gaudi mori in estrema povertà, fù investito da un tram, era il 7 giugno del 1826, nessuno riconobbe un maestro architetto nelle sue poverissime vesti, lo credettero un povero vagabondo, lo portarono all’ospedale della Santa Croce, era un ospizio per mendicanti quale pensarono che fossi, lo riconobbe il Cappellano della Sagrada Familia solo il giorno successivo, mori il 10 giugno, ma al suo funerale parteciparono migliaia di persone a testimoniare e rendere omaggio a quel uomo che aveva contribuito a dare alla città quella bellezza cosi strana quasi devastante che ti arribava dentro quando ci posavi gli occhi per non dimenticarla mai più.
Le sue opere erano cosi innovative che nessuno riusciva a concepire una tale inventiva, nessuno le capiva ne tantomeno le apprezzava, nonostante non mancavano di destare ammirazione in quella sorta di pudore insieme allo stupore. Il genio di Gaudi era cosi lungimirante da anticipare l’espressionismo incluso il surrealismo.
Lui dava semplicemente continuità a tutto ciò che vedeva in natura coltivando le sue forme, era il “plasmatore della pietra che obbediba cieca e muta ai suoi disegni come una danza senza fine, sviluppata in laterizio e ferro per dare il punto dello stato delle cose. Un filo conduttore che collegava l’anima del genio a colui che inspirava la sua opera in tutto il suo maestoso splendore.

Antonio Gaudi

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Sette delle opere di Antonio Gaudi sono patrimonio dell’umanità dell’UNESCO, dal 1984.

Taylor Swift, secondo @Forbes Now if she eats all

Taylor Swift, scalata la successo di una ventiseienne americana, secondo @Forbes una tra le 100 donne più influenti al mondo, ma chi è Taylor Swift?

Taylor Suift

Cantautrice e attrice americana, nata in Pennsylvania, Wyomissing, compleanno il 13 dicembre del 1989, Taylor Swift inizia la sua carriera nel 2006 vendendo oltre cinque ml di copie, genere country pop.
Nel 2008 Taylor pubblica Fearless, saltando subito alla ribalta con il singolo Love Story, che diventa la canzone country più venduta della storia della country music.

Gia nel 2011 secondo la nota rivista Forbes era arrivata al settantesimo posto delle celebrities più importanti al mondo, con un reddito di oltre 45ml all’anno, raggiunto oltre i 20ml di album venduti la ragazza si rivela una vera e propria miniera d’oro.
Entra nel Guinness World Record per la più veloce vendita digitale con Speak Now e per aver il maggior numero di canzoni simultàneamente in classifica di una artista femminile, la biondina prometteva bene.


Il New York Times nel 2008 aveva detto che Taylor Swift era una teenager tutt’altro che ingenua, la descriveva intuitiva e molto dotata di senso pratico rispetto alla maggior parte dei suoi coetanei, insomma si vedeva già che la ragazza aveva i numeri.
Aveva 11 anni quando si presentò accompagnata dalla madre a Nashville, dopo diverse lezioni di canto, qualche rifiuto viene invitata a cantare allo U.S. Open Tennis Tournament, la vede Dan Dymtrow l’allora manager di Britney Spears, che rimane colpito da questa ragazzina stupefacente, decide di seguire Taylor, che poi viene contattata dalla RCA Records.
I genitori gli sono sempre accanto, si trasferiscono in Tennessee per facilitare l’ingresso nel music business alla piccola Taylor, lei scrive The Outside, la canzone viene inserita nella Maybelline Chicks with Attitude, un album che contiene tutti i brani dei giovani talenti emergenti.

Taylor Swift take off!

Taylor Swift
Taylor Swift in un bar , era il 2006

Oggi Taylor se gli mangia tutti uno per uno, oltre 40 milioni di album venduti, oltre 100 milioni di singoli in digital, a 26 anni è la più giovane delle donne della famosa classifica del Forbes con a capo la Merkel. adesso al settantaquatroesimo posto seguita da Hilary Clinton e da Melinda Gates. lockquote class=”twitter-tweet” lang=”it”>

Quanto tempo passserà fino all’annuncio del Forbes che per la prima volta arriva in cima alla classifica una giovane star della country pop music di nome Taylor Swift?
Stando ai fatti non molto, la Swift va via come il pane e non conosce arresti.

Taylor Swift

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Web delle mie Brame, qual’è il Selfie più cool del Reame?

Il fascino letale del Selfie, una gallerie fotografica raccolta dal web dei più curiosi selfie, scattati nei luoghi più estremi.

Selfie

E’ delle volte in bella compagnia, oppure anche dall’aldilà, il web il fallò delle vanità ma anche la copia digitale del vecchio specchio specchio delle mie…

Selfie

Il Selfie, è uno strumento di comunicazione, sorta di autoritratto fotografico, nasce negli anni 2000, nelle prime piattaforme tipo mySpace, poi Facebook e soprattutto Instagram, nel 2010 viene introdotta la telecamera frontale nel iPhone4, il fenomeno diventa da evento popolare a esecuzione virale.
Nel 2013 l’Oxford English Dictionary definisce Selfie come “Una fotografia di sè stessi, tipicamente ripresa con uno smartphone oppure con una webcam e caricata sui vari social”
Nel 2014 lo Zingarelli introduce la parola “Selfie” e la sua definizione nel vocabolario della lingua italiana.

Selfie

3169 3189 3462 9538 31 34 197 347 618 953 957 963 1546 1547 3158 3159 34521 346285Selfie estremo, un nuovo sport?, di certo risulta praticato d’alcuni a livello agonistico, avete mai visto le #Mustangwanted ? Mai sentito parlare di Urban Climbing ? soffri di vertigini oppure hai cuore debole? non guardare, se pensi che ci sia il trucco e da qualche parte abbiano il paracadute? No, non c’è l’hanno, eccovi un assaggio

L@Papessa


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